Acqua del rubinetto: tutto quello che c’è da sapere!

Il consumo di acqua in bottiglia pro capite in Italia è uno dei più alti al mondo, addirittura il primo in Europa, con tutto ciò che ne consegue a livello di spese per famiglia e, soprattutto, di inquinamento ambientale. Perché noi Italiani siamo poco inclini a bere acqua di rubinetto? Quella in bottiglia è davvero meglio? Scopriamolo insieme!

L’acqua del rubinetto può essere consumata in tutta tranquillità?

Le acque dei nostri acquedotti generalmente sono di buona qualità, quanto meno nelle intenzioni delle autorità di controllo, che effettuano periodici test e le sottopongono a specifici trattamenti atti a renderle potabili.

Purtroppo, soprattutto negli ultimi tempi, il generale degrado delle risorse idriche, la necessità di riciclare la stessa acqua e l’oggettiva obsolescenza delle strutture utilizzate per il suo trattamento, hanno fatto sì che dai rubinetti delle nostre case esca acqua potabile, ma mai perfettamente pura.

Quest’ultima, durante il suo viaggio verso le nostre case può essere infatti soggetta a molteplici forme di contaminazione:

  • Microbiologica: nell’acqua possono essere presenti batteripatogeni, virus e protozoi provenienti dagli scarichi delle reti fognarie che vengono immesse nel sottosuolo.
  • Chimica: molte sono le sostanze derivate da processi agricoli ed industriali che possono contaminare le falde acquifere, tra cui gli idrocarburi, che combinati con il cloro (che i gestori delle reti idriche utilizzano per disinfettare l’acqua) formano composti organici come il tricloroetilene ed il trialometano, dannosi per la salute.
  • Organolettica: sostanze sciolte o sospese nell’acqua ne modificano colore, odore e limpidezza, alterandone inoltre il gusto.

Non bisogna inoltre dimenticare un fatto molto importante: i gestori delle reti idriche garantiscono la potabilità dell’acqua fino al contatore di consegna, ma nel tratto che la separa dai nostri rubinetti, vasche di accumulo e tubazioni obsolete possono modificarne la qualità, aumentandone la carica batterica ed alterandone qualità organolettiche.

Tutto questo non vuol dire che non dobbiamo bere acqua del rubinetto, ma che per essere più sicuri, sarebbe meglio sottoporla ad un ulteriore processo di purificazione, direttamente nelle nostre case.

ITS Todini: leader negli impianti di purificazione acqua.

Da oltre 40 anni nel settore dei sistemi idrosanitari, ITS Todini ha sviluppato una linea completa di purificatori d’acqua pensati per uso domestico e commerciale, in grado di eliminare tutte quelle impurità e sostanze nocive presenti nell’acqua del rubinetto, rendendola sicura per la salute e gradevole al palato.

Tutti si caratterizzano per il minimo ingombro (sono comodamente posizionabili sotto al lavello) e si basano sulla tecnologia del filtro Seagull, dall’efficacia ampiamente dimostrata, dotato di una cartuccia filtrante in grado di trattenere batteri patogeni, parassiti, inquinanti organici, sostanze chimiche e metalli nocivi, restituendo inoltre all’acqua trattata le sue originali caratteristiche si sapore, odore e limpidezza.

  • Il Seagull IV X-1/F è il modello più semplice, ideale per uso domestico: prevede l’installazione di un rubinetto a collo di cigno dal quale uscirà acqua perfettamente depurata (richiede un foro aggiuntivo).
  • Il Seagull IV Deluxe è corredato da un rubinetto a tre vie (acqua calda, fredda e depurata), e non necessita di nessun foro aggiuntivo sul lavello.
  • Il Seagull IV Deluxe Superior è il più completo: dotato di un miscelatore a 5 vie che permette di erogare acqua calda, fredda, depurata, refrigerata e gasata, eliminando alla radice il problema dell’acquisto dell’acqua in bottiglia anche da parte degli amanti di quella frizzante.

Limitare il consumo di acqua in bottiglia è fondamentale per un futuro ecosostenibile, ma consumare acqua perfettamente pura lo è altrettanto per la nostra salute: questa è la battaglia che la ITS Todini è determinata a portare avanti!